Speranze

Da un monolite lapideo, con la parte a contatto col terreno volutamente lasciata grezza, a roccia viva, fuoriescono quattro cuori, di dimensioni progressivamente maggiori e di forma gradualmente definita. Sulla punta compare una colata di vernice di colori diversi: giallo, blu, rosso e infine verde insieme con i primi tre.

Si tratta di un vero e proprio divenire, di un crescendo che allude simbolicamente alle “speranze” insite nel cuore dell’uomo: innanzitutto la tensione alla libertà e alla possibilità di espressione emotiva individuale.

Una tensione che segue contemporaneamente due direzioni simboliche diverse, entrambe necessarie e indispensabili: alla spinta dal basso verso l’alto, dunque alla volontà del cuore – e dell’uomo – di liberarsi dalla materia arida e insensibile, tendendo verso l’alto, corrisponde la direzione opposta –  dall’alto verso il basso, rappresentata dalla colata della vernice – allusiva a quell’indispensabile “aiuto” che trascende l’uomo e la cui ricerca è insita nell’animo: il guardare al cielo con la speranza di essere ascoltati e di ricevere l’aiuto necessario a realizzare i desideri più profondi. La colata, culminante nell’ultimo cuore con il verde (simbolo della speranza per eccellenza) e con gli altri colori raccolti insieme, a voler riassumere tutto il percorso di liberazione, rappresenta quindi il cielo benevolo e portatore di protezione.